Patti di Famiglia e Mediazione Civile Stragiudiziale

Cosa sono i Patti di famiglia e come regolarli in mediazione civile?

Chi intende agire in giudizio per questioni riguardanti i patti di famiglia prima deve tentare di conciliare la lite tramite una procedura di mediazione civile (D.Lgs. 28/2010, art. 5), allo scopo di regolare gli interessi e i diritti delle parti, risparmiando tempo e denaro.

I patti di famiglia sono stati introdotti nell’ordinamento italiano dalla L. 55/2006 e consentono al titolare di un’impresa di anticipare il trasferimento per causa di morte, dell’azienda o delle partecipazioni sociali, a chi tra i discendenti si sia dimostrato maggiormente idoneo (e interessato) all’esercizio dell’impresa.

La L. 55/2006 ha integrato il Codice civile, aggiungendo gli artt. 768bis-768octies alla vasta trattazione in tema di divisione. L’art. 768bis definisce i patti di famiglia; mentre gli altri articoli stabiliscono la formalità dell’atto pubblico (generalmente tramite notaio), individuano gli obbligati a partecipare (i successibili, che avrebbero diritto a una quota di eredità), circoscrivono la possibilità di impugnare l’atto per vizio del consenso (secondo le ritualità di legge), come anche la possibilità di sciogliersi dagli obblighi e dal contratto stesso.

Il patto di famiglia è un contratto plurilaterale, tra vivi, con effetti reali (che riguardano direttamente il rapporto con la cosa-azienda) e a titolo gratuito. Il patto famiglia fa in modo che i beni teoricamente destinati a cadere in successione vengano sottratti alla devoluzione ereditaria: gli eredi legittimari (diversi dal beneficiario del patto di famiglia) sono esclusi dalla successione, purché gli eredi legittimari stessi abbiano prestato il consenso alla propria esclusione.

I patti di famiglia dovrebbero prevenire alcune liti ereditarie; e la mediazione civile è un percorso di comunicazione, guidata dal mediatore, che facilita l’individuazione di un consenso in merito alla decisione di trasferire anticipatamente l’azienda a un soggetto meritevole o maggiormente interessato rispetto agli altri legittimari.

I patti di famiglia assicurano la continuità dell’impresa, pure in deroga al divieto dei patti successori, sancito dal Codice civile (art. 458): “è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione” o “dei diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta”.

Come usare la mediazione in materia di patti di famiglia?

Spesso un’impresa rappresenta anche un valore affettivo, oltreché economico, per chi l’ha creata: un imprenditore può sentirsi padre tanto dei propri figli quanto della propria impresa. Perciò un imprenditore può desiderare una continuità tra questi valori familiari: i figli che ha generato e l’impresa che ha creato. Ma capita che non tutti i discendenti condividano quel desiderio di continuità perché alcuni discendenti possono avere interessi diversi o progetti di vita diversi.

I patti di famiglia evitano che i successibili disinteressati alla conduzione dell’impresa debbano preoccuparsi dei fatti e degli affari dell’impresa, lasciandone il controllo in mano agli eredi interessati ad essa. Ma queste decisioni vanno concordate, vanno pattuite e perciò vanno negoziate efficacemente: la mediazione civile è un percorso di comunicazione efficace, guidata dal mediatore, che aiuta l’imprenditore e i suoi eredi (oppure gli eredi dopo la successione) a chiarire gli interessi e le necessità di tutti, rispettandoli, per regolare la sopravvivenza dell’impresa.

Gli interessi connessi a queste vicende implicano relazioni familiari importanti, perciò i mediatori che gestiscono la mediazione civile in materia di patti di famiglia usano anche alcune strategie di mediazione familiare, e gli avvocati che assistono le parti sono consapevoli di quanto gli strumenti giuridici debbano assecondare le relazioni interpersonali: perché in questa materia le vicende emotive e affettive intrecciate con gli interessi economici possono essere la causa di liti feroci, ma possono essere anche uno strumento conciliativo efficace.

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Testo del 05.12.2019.