Come Funziona il Procedimento di Mediazione Civile e Commerciale

Chi partecipa a una procedura di mediazione stragiudiziale deve mantenere un atteggiamento collaborativo, ma strategico; critico nei confronti dei problemi, ma rispettoso nei confronti delle persone.

La mediazione civile consente di ottenere risultati pragmatici, conformi agli interessi delle parti, ma consente anche di analizzare la relazione personale, per trattare argomenti indipendenti dal diritto.

Cos’è la mediazione civile e commerciale stragiudiziale?

La mediazione civile e commerciale extragiudiziale è una procedura con cui si concilia una lite, facendo intervenire un professionista imparziale (il mediatore), che aiuta le persone a:

La mediazione aiuta le persone a spiegare le proprie esigenze ed emozioni; le aiuta a capire gli obiettivi e le preoccupazioni degli altri partecipanti; e le aiuta a individuare i rischi e i vantaggi connessi a tutte le scelte possibili. Le persone si adattano ai cambiamenti portati dalla lite e dalla ripacificazione.

La mediazione civile extragiudiziale stimola le parti a essere flessibili, ma lascia tutti liberi di autodeterminarsi. Le parti conciliano perché capiscono le opportunità disponibili, per evitare le conseguenze negative della lite.

La procedura si chiama Mediazione civile e commerciale perché si applica a tutti i diritti civili disponibili e alle relazioni commerciali.

La mediazione è una procedura extragiudiziale che le parti svolgono fuori dal tribunale, in privato, per evitare il giudizio di uno sconosciuto e le lungaggini della giustizia ordinaria.

Come ci si sente quando si perde una causa che si credeva di vincere?

La mediazione civile permette di evitare questo problema. Il mediatore civile stragiudiziale aiuta le parti stesse a decidere come risolvere il problema che le riguarda. I diretti interessati scelgono soluzioni soddisfacenti e razionali, in circa tre mesi e comunicando in maniera efficace.

Pillole sulla mediazione civile e commerciale

Le parti, aiutate dal mediatore, trovano soluzioni soddisfacenti (che scaturiscono dalla loro volontà) e godono di vantaggi fiscali, come l’esenzione dall’imposta di bollo e dall’imposta di registro. Inoltre, le parti ottengono un titolo esecutivo, equiparato a una sentenza di primo grado passata in giudicato.

La mediazione civile e commerciale extragiudizale costa poco: le tariffe di mediazione sono stabilite dalla legge e variano in proporzione al valore della controversia.

Il DLgs 28/2010 disciplina lo svolgimento e gli effetti della mediazione civile e commerciale stragiudiziale.

Il DM 150/2023 disciplina i requisiti che devono avere i mediatori e gli organismi di mediazione per amministrare in Italia le procedure di mediazione civile e commerciale.

IFORmediate è iscritto al n. 51 del registro degli organismi di mediazione civile e commerciale del Ministero della Giustizia e al n. 42 del registro dei centri di formazione per mediatori civili e commerciali professionisti.

Come si svolge una procedura di mediazione civile e commerciale extragiudiziale?

  1. Una parte compila un modulo di attivazione della procedura di mediazione e lo presenta alla segreteria di un organismo di mediazione, versando un acconto sulle spese di mediazione. IFORmediate ha sede in Roma, Via Tuscolana n. 44, tel. 0664850030, fax. 0687459174.

  2. L’organismo di mediazione nomina un mediatore e organizza una prima riunione, che serve alle parti e al mediatore per esplorare la lite e per programmare l’agenda degli incontri successivi.

  3. La segreteria invita le parti alla prima riunione col mediatore, specificando la data e l’ora di svolgimento, e il costo della procedura di mediazione a carico di ciascun centro d’interessi.

  4. Chi riceve l’invito decide se aderire alla procedura di mediazione, versando l’acconto delle spese di mediazione e presentandosi alla prima riunione in compagnia di un avvocato.

  5. Alla prima prima riunione il mediatore spiega come funziona la procedura di mediazione e comincia a esplorare la relazione tra le parti. Quindi il mediatore verbalizza la volontà di chi rifiutasse di proseguire i lavori, chiudendo la procedura. In tal caso le parti non devono pagare altri contributi. Altrimenti, si decide di aggiornarsi a un’altra data.

  6. Le parti discutono il problema con il mediatore e con gli avvocati, nella stessa sala riunioni, oppure confrontandosi in privato, a seconda delle esigenze.

    • Arrivate in orario.
    • Spegnete i telefoni.
    • Ascoltate in silenzio.
    • Parlate al vostro turno.
    • Fate domande per capire le esigenze altrui.
    • Commentate le idee, anziché le persone.
    • Condividete documenti e informazioni.
  7. Il mediatore aiuta le parti a proporre soluzioni, ad analizzarle nei dettagli operativi, a modificarle, a renderle interessanti per tutti e a definirle affinché arrechino vantaggi reciproci. Le riunioni e i colloqui procedono finché gli interessati lo ritengono necessario, entro il limite di 6 mesi (DLgs 28/2010, art. 6 vigente dal 30.06.2023 per la riforma introdotta dal DLgs 149/2022).

  8. Le parti e i loro avvocati scrivono e firmano l’atto di conciliazione. Il mediatore scrive un verbale con cui attesta l’identità di chi ha partecipato alle riunioni e l’esito della procedura di mediazione civile. Tutti sottoscrivono il verbale (DLgs 28/2010, art. 8, c. 6).

  9. All’esito dell’ultima riunione le parti saldano le spese dovute all’organismo, che rilascia a ciascun interessato un esemplare del verbale di mediazione con allegato l’eventuale accordo conciliativo.

Ho ricevuto una lettera che mi invita in mediazione. Cosa faccio?

Se stai leggendo questo paragrafo, potresti vere ricevuto una raccomandata con cui l’organismo di mediazione ti invita a partecipare a una mediazione civile: hai l’opportunità di risolvere un problema, evitando le lungaggini e i costi di una causa in tribunale. Pensaci bene: potresti ottenere quello a cui tieni veramente, se riesci a cogliere l’occasione.

Forse, ti starai chiedendo cosa c’entra tutto questo con i tuoi diritti... Niente! È proprio per questo che stai in mediazione: per parlare di te e dei tuoi diritti. Altrimenti, saresti stato in causa.

Dietro a ogni problema ci sono almeno 2 persone: il mediatore le aiuta a guardarsi negli occhi e a capirsi.

I risultati di una procedura di mediazione civile e commerciale

Le parti ottengono un verbale di mediazione e un accordo conciliativo, che chiarisce la loro relazione e gli obblighi che ciascuna parte deve rispettare.

Il verbale e l’accordo, sottoscritti anche dagli avvocati, hanno efficacia immediatamente esecutiva: vincolano le parti a rispettare i patti.

Chi concilia una lite in mediazione ha 4 vantaggi fiscali

  1. Esenzione dall’imposta di registro entro 100.000,00€. Le parti possono registrare un contratto di valore inferiore a 100.000,00€ senza pagare tasse e imposte che, invece, le parti dovranno pagare in proporzione al valore eccedente i 100.000,00€.
  2. Credito d’imposta fino a 600,00€, commisurato all’indennità corrisposta al mediatore. I costi della mediazione si recuperano, addebitandoli all’erario.
  3. Credito d’imposta fino a 600,00€, commisurato al compenso corrisposto al proprio avvocato per l’assistenza in mediazione. I costi dell’avvocato si recuperano, addebitandoli all’erario.
  4. Credito d’imposta fino a 518,00€, commisurato al contributo unificato versato per il giudizio estinto a seguito della conciliazione. I costi della causa si recuperano, addebitandoli all’erario, se si abbandona la causa grazie alla mediazione.

I crediti d’imposta valgono la metà, se le parti non conciliano la lite.

Prima della “riforma Cartabia”, in vigore dal 30.06.2023 (DLgs 149/2022), l’imposta di registro (punto 1) si pagava per il valore eccedente i 50.000,00€, e il credito d’imposta commisurato all’indennità di mediazione (punto 2) era limitato a 500,00€, ed erano esclusi gli altri crediti (punti 3-4).

Cosa fare durante una mediazione civile e commerciale stragiudiziale?

Le parti fanno tutto quello che vogliono durante una procedura di mediazione civile.

Alcune azioni fanno perdere tempo a tutti; altre creano problemi a chi le compie; altre ancora permettono di ottenere risultati estremamente vantaggiosi. Chi partecipa a una mediazione può scegliere in qualsiasi momento cosa fare: strillare, restare in silenzio, andarsene, fare proposte... Ecco i nostri consigli per ottenere il meglio da una mediazione e per mantenere il controllo del negoziato.

I problemi nel dialogo

Quando e quanto pagare una mediazione civile e commerciale stragiudiziale?

Le tariffe di mediazione dipendono dal valore della lite. Chi chiede di attivare una mediazione deve individuare il valore della controversia e cercarlo nella prima colonna delle tabelle delle tariffe di mediazione: i costi del procedimento di mediazione si trovano nelle colonne di fianco.

  1. Chi partecipa a una mediazione civile stragiudiziale deve versare un contributo proporzionato al valore della lite, per avviare una procedura di mediazione e per partecipare al primo incontro col mediatore.

  2. Si pagano le spese ulteriori, a saldo, all’esito della mediazione. Questo contributo retribuisce l’organismo e il mediatore, per le riunioni svolte.

  3. Si paga un contributo aggiuntivo, anch’esso proporzionale al valore della controversia, solo se le parti conciliano la lite.

Tel. 06 6485 0030 o info@iformediate.com

copertina

Testo del 05.11.2023.